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*Restart, Qarm Qart. 10.10 - 06.12, Bologna

2015-10-02

English

*Restart has an immediate, explosive impact striking the viewer as refreshingly current, contemporarily visionary.

It also instantly reflects the artist’s environment since Qarm Qart is a European artist who lives in Cairo, Egypt where he began making art in 2007.

Qarm Qart’s last body of work, *Restart , like much of his art, reverberates his living environment although overemphasizing its context would be a shallow and unfortunate oversight. In fact, it is not about his environment that Qarm Qart makes art but about himself in that environment.

The selection of works from the restart series I propose here, puts forward tantalizing representations of Quart’s visions and insights. These are images that are far from pop art’s visual aerobics or conversely from contemporary orientalist portraits, reading more like complex narratives if not, at times, like theoretical reflections, nearly manifestos.  

A captivating declination of the body in space, space reduced to signifiers, an exploration of masculinity and visual symbolism, *Restart produce a consistent aesthetic language. All this makes of *Restart not only one of the most intriguing opportunities to articulate thoughts visually, but a chance to join a reflection around beauty, not only intended as exquisiteness but rather a discourse across references, like a walk through a new Grande Jatte. Like Seurat, Qarm Qart in *Restart suggests an exciting, current opening of visual discourse, referring to works of literature within an imaginary calculation of relationships.

But *Restart is above all a magnificently rich conceptual game we are invited to play with the artists on his terms. Qarm Qart succeeds in capturing the viewer’s gaze, pointing it to familial cues, suggestions and signs. Surprisingly however Qarm Qart disembarks our perception quite distant from where Warhol would have landed us. Rather than redistributing signifiers and making the beheld his own, like Warhol does with his subjects , Qarm Qart radiantly encourages us to get lost beyond witticism, to flow into a newly formed, layered visionary discourse.

Qarm Qart ‘image making crosses many territories using graphics, photography, collage, Photoshop. Equally daring is his crossing of literary and visual designs of meaning.

Qarm Qart is in a rare position, prompting considerations about his practice in displacement. As common and celebrated is the reverse - the numerous artists from Arab countries, who make art in Europe, often referred to as Arab diaspora’s artists - the opposite is not only rare but also viewed quite differently, even disregarded.

Artegiro is distant from essentialist arguments, however very interested in art that deals with issues such as the positioning of individuals in centers or peripheries. We find that going beyond the “displacement” of these processes is what interests us, its potential to express the complexity of “contemporary being”. Qarm Qart however, although revealing his surroundings, is neither Eurocentric nor geopolitical, let alone typecasting in its gaze, being however novel, original and innovative.

For us it is a significant start, a rich commencement pointing in so many directions that we look forward proposing it in an installation that may truly open it up to the audience. *Restart, precisely.

Renata Summo-O'Connell, Curator  for *Restart @ Circolare, Caravan SetUp, Bologna, Italy.

Italian

*Restart ha un impatto deflagrante che colpisce chi guarda come fresco e attuale, visionario seguendo una rotta intimamente contemporanea. All'istante riflette anche il suo contesto in quanto Qarm Qart è un artista europeo che vive e lavora al Cairo, Egitto dove ha cominciato a fare arte nel 2007.

L’ultimo lavoro di Qarm Qart, * Restart, come molta della sua arte, riverbera il suo contesto di vita anche se sovrastimare questo stesso contesto costituirebbe una distrazione superficiale e infelice. Non è a proposito del suo ambiente che Qarm Qart produce arte ma a proposito di sé in quel contesto.

La selezione di opere dalla serie *Restart proposte in questo allestimento, offre rappresentazioni attiranti della visione e intuizioni di Qart. Si tratta di immagini lontane dall’aerobica visuale alla pop art o, all’opposto, da raffigurazioni orientaliste contemporanee, palesando piuttosto narrative complesse se non a momenti riflessioni teoriche, quasi manifesti.

Una declinazione accattivante del corpo nello spazio, spazio semplificato a un’orbita di segni, un’esplorazione della mascolinità e di simbolismi visivi producono un linguaggio estetico coeso. *Restart ne emerge come più che un’opportunità intrigante per articolare il pensiero visualmente. Si tratta piuttosto di una chance di condividere una riflessione sulla bellezza, non intesa solo come finezza ma come discorso all’incrocio di vari riferimenti, come una passeggiata lungo una nuova Grande Jatte. Come Seurat, Qarm Qart suggerisce con *Restart un’entusiasmante, nuova apertura del discorso visivo, riferendosi a opere letterarie all’interno di un calcolo immaginario di relazioni.

Ma *Restart è soprattutto un magnifico, ricco gioco concettuale al quale siamo invitati a giocare con l’artista secondo le sue regole. Qarm Qart riesce a catturare lo sguardo dirigendolo verso segnali, tracce e simboli familiari.

Sorprendentemente però Qart sbarca le nostre percezioni abbastanza lontano da dove per esempio Warhol ci avrebbe fatto toccare terra. Piuttosto che distribuire segni e far suo il veduto, come Warhol fa con i suoi soggetti, Qart in maniera sfolgorante ci invita a smarrirci oltre la vivacità arguta, a fluire verso un nuovo discorso, complesso e visionario, ma senza paura.

Nella sua produzione Qarm Qart percorre numerosi territori espressivi passando per la grafica, fotografia, collage, photoshop. Coerentemente coraggioso è il suo oltrepassare convenzioni per un disegno del significato letterario e visuale. Qarm Qart si colloca in una rara posizione, sollecitando considerazioni sulla pratica artistica in una condizione di estraniamento e migrazione. Per quanto il contrario sia celebrato nei numerosi artisti da paesi arabi che producono arte in Europa, spesso descritti come la diaspora artistica araba, il contrario è non solo raro ma valutato diversamente, anche ignorato.

Il progetto Artegiro, distante come è da discussioni essenzialistiche, è però molto interessato a arte che s’ingaggia criticamente con questioni come il posizionarsi di individui, nei centri o le periferie. L’andare oltre l’estraniamento di questi processi di spaesamento è quello che ci interessa, il suo potenziale di esprimere la complessità dell’essere contemporaneo. Nonostante lasci trasparire il suo ambiente, Qarm Qart è né eurocentrico né geopolitico e men che mai riduttivo nel suo discorso, riuscendo invece a produrre uno sguardo fresco, originale, inatteso. *Restart, appunto.

Renata Summo-O'Connell, Curatore per *Restart @ Circolare, Caravan SetUp, Bologna